DICHIARAZIONE AMBIENTALE MUD 2020

 

La denuncia annuale dei rifiuti 2019 entro il 30 giugno 2020

 

Le imprese e le amministrazioni che hanno prodotto e gestito rifiuti nel 2019, dovranno presentare, entro il prossimo 30 giugno 2020, il Modello Unico di Dichiarazione ambientale. Inizialmente confermato per il 30 aprile, il decreto Cura Italia ha prorogato le scadenza di alcuni adempimenti di natura ambientale a carico delle imprese, come il MUD e il versamento annuale.

 

Il DPCM del 24 dicembre 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 22 febbraio 2019, ha approvato il modello unico di dichiarazione ambientale (cd. MUD), sostituendo il vecchio modello di dichiarazione, allegato al DPCM del 28 dicembre 2017.

 

Soggetti obbligati ed esclusi dalla comunicazione

La norma prevede che chiunque effettua a titolo professionale lattività di raccolta e trasporto di rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui allart. 184, co. 3, lett. c), d) e g) con più di 10 dipendenti, comunichino annualmente alle Camere di Commercio territorialmente competenti le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività.

Sono pertanto obbligati dalla compilazione del MUD i seguenti soggetti:

- chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti (trasportatori in conto proprio o trasportatori professionali per conto terzi);

- commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;

- imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;

- imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;

- imprese ed enti produttori che hanno più di dieci addetti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (così come previsto dall’art. 184 co. 3 lett. c), d) e g) del D.Lgs.152/06);

- imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a € 8.000,00;

- autodemolitori, rottamatori e frantumatori di veicoli fuori uso;

- produttori di imballaggi che hanno organizzato la gestione dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale o i soggetti che hanno messo in atto un sistema di restituzione dei propri imballaggi;

- soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Raee (produttori, recuperatori, gestori dei centri “privati”, diversi da quelli comunali di raccolta);

- soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati;

- produttori di apparecchiature iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento Aee).

Sono esclusi dalla compilazione del MUD i seguenti soggetti:

û imprese agricole art. 2135 c.c. con fatturato annuo inferiore a € 8.000,00;

û attività di estetista, parruchiere e tatuatore, produttori del CER180103 (Art. 40,c.8, L. 214/2011);

û soggetti produttori non inquadrati in Imprese o Enti (Art. 11, L. 29/2006);

û produttori che conferiscono al servizio pubblico rifiuti pericolosi previa apposita convenzione (art. 189 co. 4 del D.Lgs. 152/2006).

 

Novità e conferme

Rimangono immutate le informazioni da comunicare, le modalità per la trasmissione, nonché le istruzioni per la compilazione del modello. Pur confermando la struttura del modello, articolato in 6 comunicazioni, e le modalità di invio dello stesso già utilizzate in passato, si segnala:

- l’esclusione dalla comunicazione semplificata per i produttori che conferiscono rifiuti fuori dall’Italia;

- l’introduzione dell’obbligo, per i gestori, di specificare l’origine dei Cer 1912, 190501 di indicare se i Cer 160601-160605, 200133 e 200134 sono relativi a pile portatili (ma anche la modifica di alcune descrizioni della “tipologia impianto”);

- istruzioni ad hoc per chi svolge sia il trasporto sia il trattamento del medesimo rifiuto e il dovere, previsto anche per le comunicazioni Raee e veicoli fuori uso, di indicare i trattamenti previsti per i rifiuti ricevuti all’estero);

- con riferimento alla comunicazione imballaggi, l’introduzione dell’obbligo dei gestori di distinguere tra il trattamento mono-materiale o multi-materiale e l’integrazione della scheda SBOP per il Conai;

- l’aggiunta di due nuove categorie (pannelli fotovoltaici e lampade a scarica) nella comunicazione Raee e l’inserimento di nuovi codici e campi nella comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione.

 

Modalità di comunicazione

La presentazione della comunicazione ambientale MUD 2020 dovrà essere effettuata per via telematica tramite il sito www.mudtelematico.it e indirizzata alla Camera di Commercio competente per territorio (quella della Provincia in cui ha sede l’unità locale cui la dichiarazione si riferisce, che diventa quella relativa della sede legale per trasportatori e intermediari senza detenzione).

I soli soggetti che producono, nella propria Unità Locale, non più di 7 rifiuti per i quali sono tenuti a presentare la dichiarazione e, per ogni rifiuto, utilizzano non più di 3 trasportatori e 3 destinatari finali, possono presentare il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale tramite la Comunicazione Rifiuti Semplificata riportata in allegato 2 al DPCM.

 

Documentazione necessaria

E’ indispensabile essere in possesso della seguente documentazione:

- registro di carico e scarico;

- formulari di identificazione dei rifiuti conferiti a terzi e la 4° copia con il peso a destino;

- copia della denuncia rifiuti dello scorso anno.

 

Adempimenti per i Clienti dello Studio

Per adempiere alle scadenze previste, lo Studio assiste i propri Clienti nella compilazione e trasmissione delle comunicazioni. Per ulteriori informazioni contattare lo Studio.

 

Pagamento quota annuale Albo Nazionale Gestori

Si ricorda che anche il pagamento del diritto annuale per gli iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, tenuti a corrispondere ogni anno un contributo di 50 euro è prorogato al 30 giugno p.v. Le imprese hanno ricevuto via posta certificata (PEC) comunicazione di avviso di pagamento del diritto annuale con evidenza dell’importo dovuto per l’anno 2020. I pagamenti effettuati secondo le modalità indicate nella comunicazione sono registrati automaticamente e visibili nell’area riservata dell’impresa.

 

 

16/06/2020

 

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