RIFORMA DELL’IRPEF E CANCELLAZIONE DELL’IRAP

 

Le modifiche annunciate nella prossima legge di bilancio

 

Nei giorni scorsi il consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla nuova Irpef che sarà introdotta dall’anno prossimo con la legge di bilancio, nella versione a quattro aliquote e con una curva delle detrazioni che punta a ridurre le tasse ai contribuenti tra i 35mila e i 50mila euro di redditi.

 

La nuova Irpef poggerà su una detrazione di base da 3.100 euro, contro i 1.880 previsti dalle regole attuali. L’aumento della detrazione, che alza oltre gli 8.000 euro (e porta a 5.500 per i pensionati) il livello della no tax area è la variabile fondamentale che abbasserà l’imposta anche per le fasce di reddito interessate nel nuovo sistema da un’aliquota marginale più alta di quella di oggi.

 

Nuovi scaglioni Irpef

L’Irpef è l’imposta sul reddito da lavoro delle persone fisiche. E’ un’imposta diretta, personale e progressiva che grava sul reddito da lavoro dipendente con cinque diversi scaglioni che dipendono dal reddito del soggetto con aliquote che vanno dal 23 al 43%. Gli scaglioni dell’Irpef 2021 sono i seguenti:

-         reddito compreso tra 0 e 15 mila euro. L’aliquota Irpef è pari al 23% e corrisponde, in caso di reddito pari 15mila euro, ad una tassazione di 3.450 euro. Per i redditi fino ad 8.174,00 euro non è dovuta nessuna imposta;

-         reddito tra 15.001 e 28mila euro. In questo caso l’aliquota Irpef prevista per i contribuenti è del 27%;

-         redditi compresi tra 28.001 e 55mila euro. L’aliquota Irpef è pari al 38%;

-         reddito da 55.001 a 75 mila euro. In questo caso l’aliquota Irpef da corrispondere sulla parte eccedente la quota di 55mila euro è pari al 41%;

-         reddito oltre i 75mila euro, per i quali l’aliquota Irpef applicata è del 43%.

Le nuove aliquote Irpef 2022 prevedono una riduzione, passando dagli attuali 5 scaglioni ai 4 stabiliti dal taglio Irpef. Ci sarà la cancellazione dell’aliquota Irpef al 41% e il taglio di tre punti di quella del 38% che passa al 35%, come di seguito rappresentato:

 

 

L'introduzione dal 2022 della nuova struttura degli scaglioni/aliquote con la contestuale revisione delle detrazioni (per lavoro dipendente, autonomo e pensioni), nel cui ambito confluirà il c.d. “trattamento integrativo” e la nuova “ulteriore detrazione” (in vigore dall’1.7.2020), comporterà un generalizzato minor carico fiscale, con un effetto maggiore in termini di risparmio per i redditi da lavoro dipendente compresi tra € 35.000,00 e € 55.000,00.

 

Chi risparmierà con le nuove aliquote

La nuova curva delle detrazioni fiscali sui redditi da lavoro non è ancora stata definita, e la sua messa a punto sarà un passaggio fondamentale per definire come le nuove aliquote Irpef 2022 incideranno su ciascuno scaglione di reddito.

Intanto però appare utile capire chi risparmierà di più per effetto delle nuove aliquote. Secondo alcune simulazioni:

-         per i dipendenti con redditi compresi tra 40.000 e 50.000 euro all’anno il risparmio sarebbe pari a circa 691,60 euro all’anno;

-         tra 50.000 e 55.000 euro di reddito, le nuove aliquote IRPEF garantirebbero un risparmio pari a 629 euro circa;

-         meno pesante il risparmio per i redditi più bassi: tra i 25.000 e i 30.000 euro la riduzione IRPEF sarebbe pari a 117 euro all’anno;

-         l’importo sale a 420 euro per i redditi che si collocano nello scaglione tra i 35.000 e i 40.000 euro.

 

Cancellazione dell’Irap per le piccole imprese

Per i lavoratori autonomi è previsto il graduale superamento dell’Irap, con la cancellazione del tributo regionale per le ditte individuali di commercianti e artigiani.

L’addio all’Irap riguarderebbe quindi circa un milione di piccole imprese, con un taglio d’imposta complessivo da poco più di 1,3 miliardi. La mossa deve però fronteggiare due ordini di obiezioni: il primo è più tecnico, e mette nel mirino la distinzione del trattamento basata sulla forma giuridica dell’impresa, che si presta a più di un paradosso con imprese analoghe colpite in modo diverso solo per la struttura formale della società o per l’autonomia organizzativa.

A favore di tali soggetti sarà disposto l’esonero dall’Irap a prescindere dalla sussistenza del predetto requisito, e quindi anche in presenza di dipendenti / collaboratori e di beni strumentali rilevanti.

In luogo dell’esonero potrebbe essere anche prevista una maxi-deduzione finalizzata a ridurre / annullare, per molte imprese / lavoratori autonomi, la relativa base imponibile Irap, che continuerà ad applicarsi nei confronti delle società di capitali / di persone nonché delle associazioni professionali.

È possibile che risultino comprese tra i beneficiari dell'esonero anche le start-up innovative (D.L. n. 179/2012).

 

Riforma dell’Ires

Viene prevista la riforma dell’Ires (tassazione dei redditi delle società di capitali), improntata ai seguenti criteri / principi specifici:

-         coerenza del sistema di tassazione del reddito d’impresa con il sistema di tassazione del reddito ai fini Irpef di tipo duale;

-         semplificazione e razionalizzazione al fine di ridurre gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese armonizzando i valori civili e fiscali con particolare riferimento agli ammortamenti, nonché rivedere la disciplina delle variazioni in aumento / diminuzione apportate al risultato del Conto economico per la determinazione del reddito imponibile. Ciò al fine di adeguarla al sistema economico attuale nonché alla disciplina vigente negli altri Stati UE;

-         ridurre le differenze tra i vari sistemi di tassazione delle imprese, al fine di evitare che la scelta della forma organizzativa / giuridica dell’attività imprenditoriale sia influenzata dal regime fiscale applicabile.

 

 

01/12/2021

 

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